Lago Maggiore (Verbano) |
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Il Lago Maggiore è il secondo lago italiano per volume
(37 contro 49 km³ del Garda), profondità (370 contro 410 m del Como)
e superficie dello specchio lacustre (212 contro 368 km² del Garda).
Il suo bacino imbrifero copre una superficie di 6600 km² e in essa risiedono
oltre 600.000 abitanti, ai quali vanno aggiunti più di 12 milioni di
turisti/giorno pressoché interamente concentrati nell’area rivierasca..
Politicamente esso appartiene sia all’Italia (3229 km²), con le regioni
del Piemonte e della Lombardia, che alla Svizzera (3370 km²), ma l’80%
della superficie lacustre è in Italia ed è suddiviso tra le province
di Varese, Novara e del VCO.
La conseguenza di tale miglioramento è stata
quella di un reale recupero della qualità delle acque lacustri
e dell’intero ecosistema fino al livello di oligotrofia, pur permanendo
alcune eccezioni in aree litorali di modesta estensione situate soprattutto
alla foce dei fiumi che drenano territori dove la depurazione delle
acque reflue è ancora insufficiente. Negli ultimi 24 anni, la
clorofilla, che è un buon indicatore della biomassa vegetale
algale, è passata da 5-6 a 2-3 µg Chl 1-¹ (Fig. 3). Anche
la biodiversità dei popolamenti ha mostrato un chiaro aumento.
Se si considera il popolamento fitoplanctonico, si vede, infatti, come
dalle 40-45 specie che lo caratterizzavano agli inizi degli anni ’80
si è passati alle 80-85 specie degli inizi del 2000 (Fig. 3),
con una contemporanea ciclicità stagionale tipica di ambienti
in buone condizioni (de Bernardi et al., 1990;. de Bernardi & Canale,
1995; Morabito, comunicazione personale). Accanto a questi aspetti positivi,
tuttavia, va segnalato come il minor livello trofico ha comportato anche
una consistente riduzione della densità dei popolamenti ittici.
Per questi ultimi, infatti, solo considerando la pesca professionale(Fig.
4), si è passato da un pescato totale annuo di 600 tonnellate
negli anni ’80 al valore di circa 200 tonnellate nel 1995 ultimo
anno di disponibilità delle statistiche del pescato (Grimaldi,
1997). Fig. 3. Lago Maggiore. Andamento della clorofilla (valori medi annuali) e del numero di specie di fitoplancton dal 1981 al 2004.
Fig. 4. Lago Maggiore. Andamento del pescato professionale annuale dal 1979 al 1995. Da quando, nel 1996, questo composto è stato
ritrovato nell’ecosistema lacustre in concentrazioni significative,
la produzione di DDT è stata chiusa con decreto ministeriale
definitivamente e gli impianti di produzione smantellati. Ciò
nonostante, la permanenza di DDT e dei suoi derivati nel lago, a quasi
dieci anni di distanza dalla sua scoperta, risulta ancora significativa
perchè sono tuttora attivi due meccanismi di rifornimenti al
lago: la risospensione dei sedimenti lacustri nei quali questo composto
si è accumulato e la liberazione dai suoli industriali storicamente
inquinati indotta dal dilavamento in occasione di precipitazioni intense
con conseguente trasporto al lago lungo il sistema idrico. Tutto ciò
anche in relazione alla lentezza di degradazione del DDT e dei suoi
derivati (Calderoni & de Bernardi, 1997, 2000; Calderoni et al.
2000; Calderoni & de Bernardi, 1997, 2000). Solo recentemente segnali
di un significativo miglioramento sono stati messi in luce e la pesca
professionale è stata riaperta per quasi tutte le specie ittiche
di importanza commerciale. Programmi intensivi di studi stanno proseguendo
per verificare l’evoluzione futura di questa persistente forma
di inquinamento anche nell’ambito di rapporti di collaborazione
tra Italia e Svizzera. Fig. 5. Calore accumulato negli strati profondi dei laghi d’Orta (75-143 m), Garda (180-350 m) e Maggiore (150-370 m) dal 1963 al 2004 (i valori del Lago d’Orta sono riferiti all’asse di destra). Particolarmente evidente è l’incremento energetico dopo il 1987 in tutti i bacini lacustri e l’effetto contemporaneo sulle acque profonde degli eventi idrometeorologici del 1981, 1991 e del 1999. Questi eventi possono provocare una marcata riduzione del trend positivo della memoria climatica, con sensibile riduzione dell’accumulo di calore, ma non hanno la capacità di ricreare la situazione iniziale, cioè quella dei primi anni del periodo. Fig. 6. Lago Maggiore. Andamento della temperatura
media nellago (0-370 m) e nello strato profondo (150-370 m). 1. tratto da: R. de Bernardi & A. Calderoni. 2005. “Problemi di qualità nelle acque lacustri italiane con particolare riferimento all’analisi a lungo termine di alcune problematiche ambientali nei grandi laghi subalpini” Atti del Convegno “Giornata dell’Acqua 2005”. Accademia dei Lincei. Roma, 22.03.05. BIBLIOGRAFIA Ambrosetti, W. L. Barbanti. 1999. Deep water warming in lakes; an indicator of climatic change. J. Limnol., 58 (1): 1-9. Ambrosetti W., L. Barbanti. & N. Sala. 2003. Residence time and physical processes in lakes. J. Limnol. 62 (suppl. 1), 1-15. Calderoni A. & R. Mosello. 1996. L’eutrofizzazione del Lago Maggiore e il suo risanamento. In: Il Lago Maggiore: una risorsa ritrovata. Convegno di Studio e Informazione in ricordo di Livia Tonolli (Pallanza, 20 Maggio 1995). Documenta Ist. ital. Idrobiol., 56: 5-20. Calderoni, A., A. Caprioglio & R. de Bernardi. 1996. Sintesi dell’attività svolta. Risultati ottenuti e programmi di studio ed intervento. Comitato tecnico-scientifico interministeriale ed interregionale “Emergenza D.D.T. nel Lago Maggiore”: 61 pp. Calderoni, A. & R. de Bernardi. 1997. Indagini sull’ambiente pelagico. Cenni sulla presenza di DDT nell’ecosistema lacustre. In: C.N.R. Istituto Italiano di Idrobiologia. Ricerche sull'evoluzione del Lago Maggiore. Aspetti limnologici. Programma quinquennale 1993-1997. Campagna 1996. Commissione Internazionale per la protezione delle acque italo-svizzere (Ed): 69-71. Calderoni, A., R. de Bernardi & R. Mosello. 1997a. Interpretazioni problematiche di alcuni processi nella fase di oligotrofizzazione del Lago Maggiore nel decennio 1988-1997. Documenta Ist. ital. Idrobiol., 61: 33-53. Calderoni, A. & R. de Bernardi. 2000. Ricerche sulla distribuzione e gli effetti del DDT nell’ecosistema del Lago Maggiore. Rapporto finale sui risultati delle indagini. Commissione Internazionale per la protezione delle acque italo-svizzere (Ed): 81 pp. Calderoni, A., R. de Bernardi, A. Binelli, A. Galassi, L. Guzzella & M. Jaggli. 2000. Ricerche sulla distribuzione e gli effetti del DDT nell’ecosistema Lago Maggiore. Rapporto finale sui risultati delle indagini. Ed. Commissione internazionale per la protezione acque italo-svizzere: 81 pp. Calderoni, A. & R. de Bernardi. 2004. Conclusioni. In: In: Monitoraggio della presenza del DDT e di altri contaminanti nell’ecosistema Lago Maggiore. Rapporto annuale aprile 2003 – marzo 2004. Ed. Commissione Internazionale per la protezione delle acque italo-svizzere: 74-78. de Bernardi, R., G. Giussani, M. Manca & D. Ruggiu. 1990. Trophic status and the pelagic system in Lago Maggiore. Hydrobiologia, 191: 1-8. de Bernardi, R. & C. Canale. 1995. Ricerche pluriennali (1948-1992) sull’ecologia dello zooplancton del Lago Maggiore. Documenta Ist. ital. Idrobiol., 55: 1-68. de Bernardi, R., A. Calderoni & R. Mosello. 1996. Environmental problems in Italian lakes, and lakes Maggiore and Orta as successful examples of correct management leading to restoration. Verh. int. Verein. Limnol., 26: 123-138. de Bernardi, R., A. Calderoni & R. Mosello. 1997. La situazione dei laghi italiani: problemi e prospettive per la ricerca limnologica in Italia. Atti del Convegno “Prospettive di ricerca in ecologia delle acque”. Milano, 20-21 giugno 1996; Quaderni IRSA, 103: 71-98. de Bernardi, R., A. Calderoni & R. Mosello. 1999. Problemi ambientali dei laghi italiani: esempi di studi integrati. In Baldaccini, G.N. & G. Sansoni (Eds), Atti del Seminario di Studi: “I biologi e l’ambiente oltre il 2000”, Venezia 22-23 nov. 1996. CISBA, Reggio Emilia: 75-94. de Bernardi., R., A. Calderoni, D. Copetti, A. Marchetto, R. Pagnotta & G. Tartari. 2002. Function and management of italian lakes. In EU-JRC proceedings of “Sustainability of Acquatic Ecosystems”. International Conference. Stresa, 26-28 november 2002: 84-88. Grimaldi, E. 1997. Progressivo calo della produttività ittica del Lago Maggiore attestato dalle statistica di pesca relative al periodo 1991-1995. In: Calderoni A., Ricerche sulle acque italo-svizzere nel quadriennio 1992-1995. Commissione italo-svizzera per la pesca (Ed.), 2: 61-72 Mosello R., A. Calderoni & R. de Bernardi. 1997. Le indagini sulla evoluzione dei laghi profondi subalpini svolte dal C.N.R. Istituto Italiano di Idrobiologia. Documenta Ist. ital. Idrobiol., 61: 19-32. Articolo di Alcide Calderoni tratto da: R. de Bernardi & A. Calderoni. 2005. “Problemi di qualità nelle acque lacustri italiane con particolare riferimento all’analisi a lungo termine di alcune problematiche ambientali nei grandi laghi subalpini” Atti del Convegno “Giornata dell’Acqua 2005”. Accademia dei Lincei. Roma, 22.03.05. |